Il significato di alcune parole inglesi non lo capisco per niente, perché proviene da una cultura per me strana.
Io sono un genio, ma nessuno lo sa tranne me.
Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.
Soltanto l'incompreso comprende gli altri.
L'infinito in sé è piatto e poco interessante. Guardare un cielo notturno è guardare l'infinito: le distanze incommensurabili sono incomprensibili e quindi senza senso.
Gli inglesi sono difficili da capire quasi quanto i ricchi.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura o che non la sa usare corre il rischio di non essere capito, e questo, per comune convinzione, non è altro che il risultato della negligenza o dell'ignoranza.
Credevo che il mio inglese fosse eccellente, ma sbagliavo. Non capivo una parola di quello che si diceva e gli insegnanti di recitazione davano per scontato che si capisse quello che insegnavano. Parlavano davvero velocemente, ero spacciato.
Forse le cose spaventano quando non si capiscono, perché se non capisci non controlli.
L'amore senza una completa fiducia diventa una triste oscurità densa di errori e incomprensioni.
I motivi delle azioni umane sono sempre molto più complessi di quanto si possa spiegare e raramente possono essere descritti in modo corretto.