Prima di tutto lasciami dire che non c'è nulla di omosessuale in quello che ti stiamo per chiedere.
L'omosessualità logora chi non ce l'ha.
Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c'è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia.
Ho provato tutto, tranne la droga, il fumo e l'omosessualità.
Ecco, si può sperare che l'omofobia diventi questo: un repertorio di innocui stereotipi che pochi imbecilli prendono sul serio, mentre tutti gli altri ci giocano.
Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri - e mi è stato confermato anche recentemente - hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema.
Una lesbica è una donna che ama più la sua prossima che il suo prossimo.
Negli ambienti gay io sono molto considerato. Per me è un motivo di orgoglio. Se piaci ai gay vuol dire che in te c'è molta mascolinità.
L'omosessualità è irrelevante circa il problema dell'abuso sui minori.
Sono qui oggi perché io sono gay.
Tuttora non so spiegarmi perché considerassi l'omosessualità una specie di "malattia". Non ho la presunzione di salvare nessuno, ma se il mio libro potesse aiutare qualcuno a evitare di perdere tutti gli anni che ho buttato via io, sarei felice.