La disperazione è un narcotico: culla l'anima nell'indifferenza.
Non credo che si possa insegnare a recitare. Ho visto persone intelligenti fallire miseramente e individui piuttosto ottusi recitare benissimo. Ma per recitare occorre essenzialmente del sentimento.
C'è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita.
Ricordo che un grande attore un giorno mi domandò: «Ora che siamo arrivati, Charlie, che cosa abbiamo ottenuto?». «Arrivati dove?» risposi.
È quel che siamo tutti: dilettanti. Non viviamo abbastanza per diventare di più.
La più triste delle cose che posso immaginare è essere abituati al lusso.
L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.
Non si può dire di volere la pace e lasciare la società com'è, con i privilegi, i pregiudizi, lo sfruttamento, l'intolleranza, il potere in mano di pochi.
La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire, sei vicino al cielo.
Imperturbabile. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
Non me ne importa niente di essere un idolo della folla.
Uno dei crimini più odiosi verso gli animali è anche il più sottovalutato: l'indifferenza. [...] L'indifferenza, spesso, uccide quanto la raffinata crudeltà.
Per un giornalista un essere umano è un oggetto avvolto nella pelle.
Sulla spiaggia sonora ove il mar di Sorrento spiega le azzurre sue acque ai pie' degli aranceti, posa, lungo il sentiero, sotto la siepe odorosa, una piccola pietra, indifferente ai piedi distratti dello straniero.
Non si diventa innocenti per il semplice fatto di lavarsi le mani di una situazione.
La Francia, dove l'indifferenza in materia di religione è tanto comune, è anche il paese dei miracoli più recenti.