Ogni bambino che viene al mondo è più bello di quello che l'ha preceduto.
Bel colpo d'occhio, come disse il padre quando tagliò la testa al bambino per curarlo dalla guardatura losca.
Innumerevoli sono quei cuori cui reca il Natale una breve stagione di gaudio e di felicità.
Wemmick era alla sua scrivania e stava mangiando - e masticando rumorosamente - un biscotto duro e secco, di cui buttava ogni tanto dei pezzetti nella fessura della bocca, come se li stesse imbucando.
Sembrava come se le strade fossero assorbite dal cielo, e la notte erano tutta in aria.
Datemi licenza di sperare che non mi farete commettere degli eccessi, come disse quel signore alla lumaca testarda che non voleva venir fuori dal guscio a furia di colpi di spillo.
Non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino.
I bambini sono un genere voluttuario.
I bambini partecipano sempre, per istinto mimetico, al nervosismo di chi sta con loro; e in particolare avvertono sempre ogni turbamento o ogni sovversione imminente, di qualunque genere, nella situazione familiare.
I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.
Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere e diventare adulti, in salute, pace e dignità.
Il bambino è turbolento, egoista, senza dolcezza e senza pazienza; e nemmeno può, come il semplice animale, come il cane e il gatto, far da confidente ai dolori solitari.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
I bambini possono sembrare talvolta delinquenti innocenti che sono stati condannati non alla morte ma alla vita, senza tuttavia aver ancora appreso il contenuto del loro verdetto.
Il bambino ha il dono di accettare molto rapidamente la scomparsa di una sensazione. Gli sono risparmiati quei contorni remoti e sfuggenti che costituiscono la vastità del dolore.
I bambini sono l'unica forma d'immortalità di cui possiamo essere sicuri.