Non c'è presa di coscienza senza dolore.
Se non capiamo le immagini dell'inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.
L'analisi, rendendo cosciente l'inconscio personale, rivela all'individuo cose che egli di regola già conosceva negli altri, ma non in sé stesso.
Se c'è paura di cadere, la sola speranza consiste nel saltare deliberatamente.
Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
L'uomo sano non tortura gli altri, in genere è chi è stato torturato che diventa torturatore.
Maltrattati pure, anima mia: fra poco non potrai più gloriarti di te! A ciascuno non è concessa che una sola vita, e la tua è quasi giunta al termine, anche se tu, invece di badare a te stesso, hai riposto in quella degli altri la tua felicità.
A renderci desiderabili non è qualcosa che facciamo, ma qualcosa che senza saperlo abbiamo dentro di noi.
Un maestro può dirti cosa si aspetta da te. Un insegnante, tuttavia, risveglia le tue personali aspettative.
Vivere in piena coscienza, rallentare il proprio passo e gustare ogni secondo ed ogni respirazione, questo è sufficiente.
L'unico modo di dare determinatezza al mondo è quello di dargli la consapevolezza.
Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.
Il vero cammino inizia quando senti: È a portata della mia mano.
L'arte di farsi amare e stimare, è l'arte di ben conoscere il fine non delle azioni altrui ma sì delle proprie.
Come facciamo a vivere senza le nostre vite? Come sapremo di essere noi senza il nostro passato?
È una cosa terribile guardarsi dietro le spalle quando si sta cercando di condurre, e non trovare nessuno.