L'opinione è la regina del mondo.
Noi non ci sosteniamo nella virtù con le nostre forze, ma per il contrappeso dei due vizi opposti, così come restiamo in piedi tra due venti contrari. Togliete uno di questi vizi, cadiamo nell'altro.
Pongo come un dato di fatto che se tutti gli uomini sapessero ciò che gli altri dicono di loro, non ci sarebbero che quattro amici nel mondo.
Gli animali non si ammirano a vicenda, un cavallo non ammira il suo compagno.
Che una cosa tanto evidente come la vanità del mondo sia così poco conosciuta, che risulti strano e sorprendente affermare la stoltezza di chi ricerca la gloria, questo è ammirevole.
La contraddizione è un cattivo segno di verità: parecchie cose certe sono contraddette; parecchie cose false passano senza contraddizione.
L'opinione pubblica è il tentativo di organizzare l'ignoranza della comunità e di elevarla alla dignità di una forza fisica.
Un'opinione può avere origini emotive, mistiche o razionali. L'origine razionale è la più rara.
Non c'è che un solo modo di serbarsi sempre fedeli alle stesse opinioni, rimanere tutta la vita fanciulli.
Nei confronti di tutti, salvo coloro che la condizione economica rende indipendenti dal benvolere altrui, l'opinione è in questo campo altrettanto efficace che la legge: non vi è differenza tra imprigionare un uomo e impedirgli di guadagnarsi da vivere.
È una pura illusione pretendere che un'opinione che si tramanda di secolo in secolo e di generazione in generazione non possa essere mai del tutto falsa.
Il radicale inventa le opinioni. Quando lui le ha consumate, il conservatore le adotta.
In ultima analisi l'opinione è determinata dai sentimenti, e non dall'intelletto.
Non è sempre vera l'opinione popolare; i più possono errare grossolanamente come i pochi.
Uno cerca d'infischiarsene dell'opinione pubblica, ma non è facile. Quando ci è ostile, l'opinione pubblica provoca fatalmente in noi un antagonismo che turba.