Non sanno di cercare la caccia e non la preda.
Bisogna cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
L'opinione è la regina del mondo.
Nell'amore, un silenzio val più di un discorso.
Gli uomini sono così necessariamente pazzi che il non essere pazzo equivarrebbe a essere soggetto ad un altro genere di pazzia.
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
La caccia e la boxe appartengano alla macelleria, non allo sport.
La caccia al cervo sarebbe un autentico sport se solo il cervo avesse il fucile.
Quell'amore che ha l'uomo cacciatore per ciò che è vivo e non sa esprimerlo altro che puntandovi il fucile.
Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia.
Il diritto di uccidere un cervo o una mucca è l'unica cosa sulla quale l'intera umanità sia fraternamente concorde, anche nel corso delle guerre più sanguinose.
Ma chi caccia le aquile con una colomba?
Hanno detto che la caccia è immagine della guerra; e in effetti i contadini, i cui campi vengono devastati, devono senz'altro convenire sull'adeguatezza del confronto.
La caccia non è una forma naturale della lotta per l'esistenza, ma un ritorno volontario allo stato selvaggio.
Da noi, chi segue con lo sguardo il volo leggiadro dell'allodola, si precipita sulla doppietta. Conosce l'animale soltanto colui che la stermina.