L'assassinio non ha mai cambiato la storia del mondo.
Le piccole cose turbano le piccole anime.
Il conservatorismo abbandona le Prescrizioni, si ritrae dal Principio, disconosce il Progresso; avendo rifiutato tutto il rispetto per l'antichità, non offre riparazione per il presente, e non si prepara per il futuro.
A tutti piace l'adulazione e quando si ha a che fare con i re bisognerebbe stenderla con la cazzuola.
Si sa bene cosa sia un intermediario: è un uomo che imbroglia una parte e saccheggia l'altra.
Non c'è nessun atto di slealtà, o meschinità di cui un partito politico non sia capace; perché in politica non esiste l'onore.
L'assassinio è sempre un errore: non bisognerebbe mai fare niente di cui non si possa parlare dopo pranzo.
Chi uccide un uomo è un assassino. Chi uccide milioni di uomini è un conquistatore. Chi li uccide tutti è un Dio.
Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.
L'assassinio è la forma estrema di censura.