Il peso materiale rende prezioso l'oro, quello morale l'uomo.
Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro.
C'è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che di ingegno.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Il disprezzo è la più politica delle vendette.
Il possedere un carattere allegro è sicuramente la più grande fortuna che ci possa essere concessa.
Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale.
La moralità è il rapporto tra il gesto e la concezione del tutto in esso implicato.
La morale è il nome mal scelto , malfamato, di una delle branche della politica generalizzata che comprende la tattica di sé nei confronti di sé stessi.
L'intelligenza è una categoria morale.
I maghi non sono moralisti, però sanno dov'è il trucco.
La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che, personalmente, non ci piacciono.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.
La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.
Più profittevole al mondo è chi abbia lasciato un solo precetto di morale, una sola sentenza risguardante la vita, che non un geometra, avesse egli pure scoperte le più belle proprietà del triangolo.
I precetti morali sono spesso volti ad assodare il potere della classe dominante, spessissimo a temperarlo.