La Chiesa invece vive della verità. E la verità non fa calcoli di convenienza.
Diversamente da quanto comunemente si crede, il razionalismo sta alla ragione come la polmonite sta al polmone.
È letteralmente Gesù ad aver inventato l'infanzia, ad aver affermato cioè, una volta per sempre, che i bambini sono esseri umani e che sono sacri e inviolabili.
L'avvenire appartiene alla Chiesa che avrà le porte più larghe.
La Chiesa non può che essere reazionaria: non può che essere dalla parte del Potere; non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza.
La Chiesa è una muraglia salda che nessuna bomba è stata capace di abbattere, perché le parole di Gesù hanno formato dei suoi figli una falange di eroi.
Quello che il nostro spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che è la Chiesa.
Diciamo così: Dio è il pittore, la nostra fede è la pittura, i colori sono la parola di Dio, il pennello è la Chiesa.
Uno dei problemi della Chiesa attuale è che la produzione della felicità le è sfuggita di mano. Ma non è colpa di Nietzsche se la forza dei Vangeli svanisce e la condizione dell'uomo occidentale è sempre più paganizzata.
La Chiesa con la sua storia è una sintesi vivente di fede e cultura universale entro cui convivono armonicamente molteplici sintesi di fede e culture etnicamente e antropologicamente caratterizzate.
Il primo nucleo essenziale della Chiesa è la famiglia, vera «Chiesa domestica».
La Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo.
È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai principî di povertà.