Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro.
La religione è la più gigantesca utopia, cioè la più gigantesca "metafisica" apparsa nella storia.
Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciar passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio.
Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
Rifiuta la tua percezione di ferita e la ferita stessa sparirà.
Il peggiore degli atteggiamenti è l'indifferenza, dire io non posso niente, me ne infischio". Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l'impegno che ne è la diretta conseguenza.
Di certo, nel vendicarsi, un uomo è soltanto pari al suo nemico, ma ignorandolo gli è superiore poiché perdonare è da principe.
Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio ma l'indifferenza; questa è l'essenza della disumanità.
Meglio essere attaccato che passare inosservato.
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
Chi tranquillamente rinuncia al bene della vita, che odia l'esistenza quaggiù, talché vi preferisce un'infelice eternità, deve essere niente mosso dalla meno efficace e piú lontana considerazione dei figli o dei parenti.
La vergogna, l'infamia, il disonore, le offese, nocciono nella misura in cui fanno soffrire. Per chi non se la prende, non sono neppure un male. Che t'importa se tutti ti fischiano, se tu ti applaudi? Che questo ti sia possibile lo devi alla sola Follia.
Sorge all'orizzonte il contrario del mondo che veneriamo, e del mondo che viviamo e che siamo. Non resta, che o eliminare le nostre venerazioni o eliminare noi stessi. Quest'ultima cosa è il nichilismo.
Al grande insuccesso tutti resistono. Sovrumano è resistere al piccolo successo.