È nel seno della Chiesa di Cristo che ha avuto origine la Scienza.— Antonino Zichichi
È nel seno della Chiesa di Cristo che ha avuto origine la Scienza.
Una costruzione rigorosa si definisce coerentemente logica se essa non porta a due conclusioni contraddittorie: come dire, a un teorema e alla negazione dello stesso teorema.
L'uso della Scienza ha bisogno di valori. La più grande e genuina sorgente di valori è la Fede.
La fede è inestirpabile. È fuori discussione che la fede sia inestirpabile. Basta vedere come nei regimi dispotici nessuno riesca a cancellare l'uomo che prega.
La scienza ha come obiettivo di capire ciò che Iddio ha scritto, usando il rigore della matematica.
La fede è speranza. L'uomo che abbandona questa speranza non è un uomo, è un disperato.
Il regime della Chiesa non è punto arbitrario; essa ha canoni e leggi che il Papa deve osservare.
Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?
Questa è la ragion di Stato, fratel mio, obedir alla Chiesa cattolica.
Sono nelle mani di Dio poiché sono nella mani della Chiesa.
La chiesa cattolica è la mamma che mette al centro della vita individuale e sociale delle sue pecorelle alla pecorina qualcosa che non ha posto da nessuna parte: la sessualità umana. E sopra vi pianta un codice d'onore, una morale.
La Chiesa non intende più dominare la società, ma camminare con gli uomini.
La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all' origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.
Non credo nella fede professata dalla chiesa ebraica, dalla chiesa romana, dalla chiesa greca, dalla chiesa turca, dalla chiesa protestante, né da qualsiasi altra chiesa che io conosca. La mia mente è la mia chiesa.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null'altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
La Chiesa combatte la passione con l'estirpazione in ogni senso: la sua prassi, la sua «cura» è il castratismo. Essa non chiede mai: «come si spiritualizza, si abbellisce, si divinizza un desiderio?»