L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.
L'opinione degli altri non vale il sacrificio di uno solo dei nostri desideri.
La donna, il più delle volte, non cede all'amore-passione che all'età in cui la solitudine non si teme più.
Una parigina innamorata smentisce la sua natura e vien meno alla sua funzione: esser di tutti, come un'opera d'arte.
Facendone un peccato il Cristianesimo ha fatto molto per il sesso.
L'uomo è così fatto che può trovare riposo a un tipo di lavoro soltanto dedicandosi a un altro.
Che cosa invecchia presto? La gratitudine.
Molto più decisivo e molto più durevole di tutto l'oro che si può accumulare è la gratitudine di un popolo.
La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando, come succede per i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.
La gratitudine di un uomo è veleno per il suo benefattore.
Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta.
Quanto è più crudele del morso di un serpente l'ingratitudine di un figlio.
I benefici sono graditi finché possono essere ricambiati, quando sono troppo grandi, invece di gratitudine generano odio.
Noi siamo facili a chiedere, ma non a ringraziare.
Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire.