Zelo: malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.
Religione. Reverenza per l'Ente Supremo, nella misura in cui lo si concepisce a immagine e somiglianza dell'uomo. 2. Figlia della Speranza e del Timore che spiega all'Ignoranza la natura dell'Inconoscibile.
Chiaroveggente: persona, in genere donna, dotata della facoltà di vedere ciò che il suo cliente non vede, cioè anzitutto che è uno stupido.
Incidente. Avvenimento inevitabile dovuto all'azione di immutabili leggi naturali.
Ospitalità. La virtù che ci induce a nutrire e ospitare alcune persone che non hanno bisogno né di essere nutrite né di essere ospitate.
Applauso. L'eco di un luogo comune.
Ci sono persone che non vivono la vita presente ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e vola via.
Perché debbo lavorare con zelo a produrre molto, se chi produce meno di me, per incapacità reale o per pigrizia, partecipa esattamente come me al godimento dei beni? Non è meglio prender le cose con più calma, riposarsi spesso ed a lungo?
Lo zelo senza la conoscenza è come un uomo che si affretti nel buio.
Soprattutto niente zelo.
Come è inetto lo zelo più volenteroso degli uomini di fronte all'onnipotenza dell'entusiasmo indiviso!
Zelo (s.m.). Malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.
Se soltanto avessi servito il mio Dio con metà dello zelo con cui ho servito il mio re, egli non mi avrebbe abbandonato nella mia vecchiaia, nudo, ai miei nemici.
Lo zelo e la coscienziosità sono spesso antagonisti per questo, che lo zelo vuol cogliere i frutti acerbi dall'albero, mentre la coscienziosità li lascia pendere troppo a lungo, finché essi cadono e si spiaccicano.