Bacco. Divinità di comodo, inventata dagli antichi come scusa per ubriacarsi.
Mulo. Un ripensamento della Creazione.
Merito (s.m.). Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Moda. Despota che il saggio mette alla berlina, sottoponendosi tuttavia ai suoi dettami.
Pace: nelle questioni internazionali, un periodo di inganno tra due periodi di lotta.
Barba. I peli che abitualmente si tagliano coloro che giustamente detestano l'assurda usanza cinese di radersi il capo.
Tutte le divinazioni sono mere imposture, e il prodotto della frode, della follia o del fanatismo.
Solo negli empi sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salverà.
La maggior parte delle cose divine per incredulità sfugge alla conoscenza.
Sono i nostri interrogativi sulla divinità a renderci più ricchi, non le scarne risposte che riceviamo.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
Trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall'apparizione finale di Hitler, Stalin e dalla bomba H.
La gente alla moda cambia divinità come altrove cambia medico, ma senza risultati più apprezzabili.
Uomini che non hanno la fede, come me, si appoggiano a piccoli fantasmi. Perciò frugo con ammirazione nella scrittura sacra la presenza del più colossale dei fantasmi, la divinità.
Senza gli uomini e la loro coscienza, e il loro soffrire, amare, sperare, non potrebbero sorgere le condizioni di possibilità del divino.
La disperante esperienza umana è che nessuna divinità fa capolino da dietro le nuvole. Il cielo e la terra tacciono.