Bacco. Divinità di comodo, inventata dagli antichi come scusa per ubriacarsi.
Antipatia: L'ispira l'amico dell'amico.
Ragionare. Calcolare le probabilità sulla bilancia dei desideri.
Nozze. Cerimonia nella quale due persone si impegnano a diventare una, una persona si riduce al nulla, e il nulla da allora sarà più sopportabile.
Magia. L'arte di convertire la superstizione in moneta sonante.
Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
La disperante esperienza umana è che nessuna divinità fa capolino da dietro le nuvole. Il cielo e la terra tacciono.
La gente alla moda cambia divinità come altrove cambia medico, ma senza risultati più apprezzabili.
Senza gli uomini e la loro coscienza, e il loro soffrire, amare, sperare, non potrebbero sorgere le condizioni di possibilità del divino.
L'essenza divina che si manifesta nella natura non è altro che la natura stessa che si manifesta, si mostra e si impone all'uomo come un ente divino.
Uomini che non hanno la fede, come me, si appoggiano a piccoli fantasmi. Perciò frugo con ammirazione nella scrittura sacra la presenza del più colossale dei fantasmi, la divinità.
Tutte le divinazioni sono mere imposture, e il prodotto della frode, della follia o del fanatismo.
Sono i nostri interrogativi sulla divinità a renderci più ricchi, non le scarne risposte che riceviamo.
Solo negli empi sopravvive oggigiorno la passione per il divino. Nessun altro si salverà.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.