Ognuno ha la faccia che gli ha dato Dio, ma l'espressione che si merita.
Le idee sono come vicini in visita di cortesia che bussano alla nostra testa. Qualche volta non c'è nessuno. Altre volte ci sorprendono quando siamo in mutande e non abbiamo nessuna voglia di aprire.
Creatività è tutto ciò che non esisteva prima di averci pensato.
La vita è come un film. Ci sono i protagonisti, i generici e le comparse. E c'è anche il produttore. Solo che si fa chiamare con due o tre pseudonimi diversi.
La vita assomiglia ad una promozione di quelle che si vedono al supermarket: ogni cinque giorni di merda un week-end in omaggio!
Il popolo freme, sussurra, si accalca, brontola, strepita, acclama, fischia, deride, dileggia, minaccia, ondeggia, schiamazza, si indigna, avanza. E poi torna a casa per cena.
Se non crediamo nella libertà di espressione per le persone che disprezziamo, non crediamo in essa affatto.
La genuina concisione dell'espressione consiste nel saper dire in ogni caso soltanto ciò che è degno di essere detto, evitando per contro tutte le discussioni prolisse intorno a ciò che ognuno può pensare e distinguendo rettamente fra il necessario e il superfluo.
L'espressione è l'atto dell'uomo completo. L'intelletto è impotente a esprimere il pensiero senza l'aiuto del cuore, del fegato e di ogni organo.
Penso che nessuno deve leggere la poesia, o guardare quadri e statue, in cui non si possa trovare più di ciò che il poeta o l'artista realmente voleva esprimere. Il loro più alto merito è la suggestione.
Dalla bellezza della sua espressione dipende la bellezza d'un atto morale. Il dire che è bello già decide che lo sarà. Resta da provarlo.