Oggi la libertà è il danaro; la schiavitù è la miseria.— Alfred de Vigny
Oggi la libertà è il danaro; la schiavitù è la miseria.
La ragione offende tutti i fanatismi.
Non è una colpa cercare la verità, ma lo è l'affermarla prima d'averla trovata.
Il cristianesimo è un eterno camaleonte. Si trasforma di continuo.
L'amore è una bontà sublime.
La reputazione non ha che una cosa buona, permettere d'aver fiducia in sé stessi e dire apertamente tutto il proprio pensiero.
La miseria mi fa più paura che la solitudine, perché quella è umiliazione e degrado, e questa è soltanto noia o tristezza.
Una metà del mondo deve sudare e grugnire e l'altra metà può sognare.
L'uomo è grande poiché si riconosce miserabile. Un albero non si riconosce miserabile. Si è quindi miserabili perché ci si riconosce miserabili: ma è essere grandi riconoscere che si è miserabili.
Il mondo lotta per il benessere, la Chiesa lotta per la salvezza, anche se tutti e due lavorano insieme per il superamento della miseria.
I fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
Dove regna l'invidia non può vivere la virtù, né dove sta la miseria può aver luogo la liberalità.
La miseria è una falce: miete in ogni nostra propensione ad avvicinarci all'altro e ci lascia vuoti, spogli di sentimenti, per darci la forza di tollerare tutto l'orrore presente.
La miseria giudica il mondo e rovina ogni possibilità di pace.
Per difetto di buon governo il popolo decade, la riuscita sta in molti consiglieri.
Nei giorni di miseria, anche il brodo d'un osso può nutrire.