L'aforisma di Alessandro Bergonzoni riflette sulla natura complessa e multifacetica dell'allevamento dei figli, sottolineando il ruolo del sacrificio come elemento centrale in questa esperienza. La frase suggerisce che la dedizione alla crescita dei propri figli è inevitabilmente accompagnata da rinunce personali e impegni rigidi prima della transizione verso un nuovo capitolo caratterizzato dalla partecipazione scolastica del bambino, segno di una nuova fase nella vita familiare. Questo passaggio non solo rappresenta la fine dei sacrifici più immediati ma anche l'inizio dell'educazione formale e della socializzazione del figlio, aprendo nuove prospettive sia per il genitore che per lo stesso bambino.