Alla vita manca sempre qualcosa per essere perfetta.
Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso dell'animo, o di miseria, dipende dai casi.
È una cosa strana. Quando ti accade di vedere il posto dove saresti salvo, sei sempre lì che lo guardi da fuori. Non ci sei mai stato dentro. È il tuo posto, ma tu non ci sei mai.
Perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte.
Quel che insegna Google è che c'è oggi una parte enorme di umani per la quale, ogni giorno, il sapere che conta è quello in grado di entrare in sequenza con tutti gli altri saperi.
Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.
Vedo bene che l'uomo perfeziona tutto intorno a sè, ma non vedo ch'egli perfezioni se stesso.
L'eccellenza non è una destinazione; è un viaggio continuo che non ha mai fine.
La sola cosa che separa ciascuno di noi dall'eccellenza è la paura, e l'opposto della paura è la fede. Io sto attento a non confondere l'eccellenza con la perfezione. L'eccellenza posso raggiungerla, la perfezione è affare di Dio.
Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. La loro virtù è inanimata e non ha gran valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.
La forma letteraria perfetta può essere soltanto il racconto che permette di concentrarsi direttamente sull'essenziale, come fa la poesia.
L'uomo perfetto? Un ermafrodita: un individuo con un organo maschile, il pene, e uno femminile, il cervello.
Sono un popolo enigmatico. Dal momento in cui si svegliano si dedicano a raggiungere la perfezione in ogni gesto. Non ho mai visto una simile disciplina, mi ha sorpreso sapere che la parola samurai significa servire.
Non devo provare ad essere perfetta in tutto.
Le parole adempimento, perfezione, contengono in sè la parola fine.