Siamo noi stessi i nostri più crudeli carnefici.
Il tradimento è una rivolta: ogni rivoluzione s'iscrive nell'orbita del tradimento, è tradimento ogni opera d'arte che rompa un circuito obsoleto della conoscenza, è tradimento ogni nuova scoperta, è tradimento ogni originale movimento intellettuale.
L'esperienza del tradimento e del lutto può svolgere una funzione trasformativa, se riusciamo a elaborarne il vissuto.
La donna che tradisce cambia completamente, soprattutto da un punto di vista psicologico, e il maschile non è mai pronto ad accettare questa metamorfosi.
Subire un tradimento significa essere consegnati a una morte dolorosa e provare in prima persona le ferite dell'abbandono e la perdita di ogni riferimento abituale.
La volontà non può superare i limiti della sfera psichica; non è in grado di costringere l'istinto, e non ha potere sullo spirito.
Avremo la pace anche se dovremo combattere per averla.
Dalle mie parti c'è un codice: combatti per chi combatte accanto a te!
Non molte chiese, ma due: quella triplice e una di Cristo, quella molteplice e una dell'Anticristo. E non varie guerre, ma una: tra l'Anticristo e Cristo.
Gli individui di ciascuna specie che nascono sono molto più numerosi di quanti ne possano sopravvivere e quindi la lotta per l'esistenza si ripete di frequente.
L'amore è un duello.
Il problema più grande è che i politici non hanno mai saputo cosa significa combattere una guerra.
Proseguire, perseguire qualcosa, significa lottare contro ogni cosa.
Il guerrigliero è un riformatore sociale il quale impugna le armi per rispondere all'irata protesta del popolo contro l'oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell'ombra e nella miseria.
Ciò per cui dobbiamo sempre lottare è cercare il flusso naturale e seguirlo.
Io non combatto, intrattengo le persone.