Una verità in ritardo è una puntuale menzogna.
Se uno scrittore deve mettersi nei panni dell'orizzonte di attesa di un lettore, questo lettore deve essere lui stesso: che scriva dunque come e cosa gli piacerebbe leggere.
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Una brava ragazza nata è ottusa laddove una qualsiasi si accontenta di essere sprovveduta o prevenuta o scaltra.
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville.
Un dettaglio è un mondo spesso senza confini.
L'unico figlio che ha mai detto la verità su suo padre è Gesù Cristo, e ci sono dubbi anche su di lui.
Se l'uomo percepisce la verità in uno stato di coscienza, vedrà ovunque solo la miseria e l'assurdità della vita e un grande disgusto lo assalirà.
Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la verità.
Nulla è bello tranne il vero: il vero soltanto è amabile.
La maggior parte degli scrittori considera la verità il bene più prezioso, perciò ne fa l'uso più parco possibile.
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità. . . non andare fino in fondo, e non iniziare.
Ma che sono alla fin fine le verità dell'uomo? Sono gli errori inconfutabili dell'uomo.
È terribile per un uomo scoprire improvvisamente che in tutta la vita non ha mai detto altro che la verità.
O si ripetono le solite dottrine convenzionali che tutti predicano, oppure si può scegliere di dire qualcosa di vero, e suonerà come se fosse proveniente da Nettuno.
La verità è quella cosa che non può essere negata, senz'essere, a un punto stesso, affermata.