In fondo, in questa vita, nessuno viene mai capito veramente.
Si vive sempre troppo.
S'anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore, tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
Niente è più necessario di ciò che non serve.
Disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.
La vita, prolungata dai progressi delle "scienze umane", comincia ad essere vissuta come psicologicamente "eterna".
Chi prevarica appellandosi alla fatalità della vita o del proprio carattere, un'ora o un anno più tardi sarà colpito in nome delle stesse ineffabili ragioni.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
La cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quanto lunga, basta che sia favolosa.
È la vita con cui abbiamo a che fare. Non la morte. Colui che vede la luce e la conosce, vivrà.
Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere.
Solo chi apprezza veramente la vita e la libertà, e combatte fino in fondo, merita di vivere libero.
La vita ci spezza tutti. Solo alcuni diventano più forti nei punti in cui si sono spezzati.
Ciascuno di noi nasce con un compito solitario da svolgere e coloro che incontra lo aiutano a compierlo oppure glielo rendono ancora più difficile: sfortunato colui che non sa distinguere gli uni dagli altri.