A ogni appuntamento mi presento per vincere, o almeno per lottare per il successo. Mai semplicemente per allenarmi.
E' la storia dei derby: non finiscono mai, si gioca fino all'ultimo secondo.
Sono andato a vedere una rissa, e ne è venuta fuori una partita di hockey su ghiaccio.
Con lo sport non puoi sognare come puoi fare se scrivi, se reciti, se dipingi o se fai carriera come dirigente: l'ho capito a undici anni che non avrei mai giocato per l'Arsenal. Undici anni sono davvero pochi per scoprire una così amara verità.
Lo sport dà alla vita un maggiore equilibrio psicofisico e l'arricchisce di serenità e coraggio.
Lo sport è cultura, speriamo che continui ad esserlo.
La più bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacità di soffrire. Questo è uno sport che allena alla vita.
Un accanito sostenitore della squadra di casa dovrebbe andare a una partita preparato ad essere insultato, non importa cosa accada.
Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore.
Sei un atleta, non un seduttore. Non devi stare lì ad ammirati, ma a gareggiare. Devi avere fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, è provarci per davvero con tutto te stesso.
Per giocare a cricket non è necessario essere stupidi. Esserlo, però, aiuta molto.