Il sonno della ragione produce ministri.
All'inferno ci va chi ci crede.
Niente di peggio che lavorare a orario fisso: si produce scrittura burocratica.
Per quel che riguarda la leggerezza non ho certo dovuto aspettare Italo Calvino per scoprirla. Prima di lui se si era sospettati, anche giustamente, di leggerezza si veniva biasimati molto: poi è arrivato Calvino e in un colpo solo l'ha redenta, come per magia.
Se nel rock bisogna drogarsi tanto per arrivare a canzoni come quelle di Jimi Hendrix e Janis Joplin, Wagner e Brahms che cosa avrebbero dovuto fare? Mettersi un dito nel didietro?
Fare oggi un romanzo tradizionale ha lo stesso senso che conquistare oggi l'Eritrea o fondare oggi la Fiat.
Di più di un politico si potrebbe dare questa definizione: Uomo, che se sa quel che dice, mente, e se non mente, non sa più quel che dice.
Il canale di Suez? Un tentativo inutile, assolutamente impossibile da realizzare.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
È molto difficile far andare d'accordo la politica e la morale.
Non si arriverà mai a niente di perfetto, di giusto e di affatto libero, in materia di organizzazione politica e sociale, ma che occorra vivere e lottare come se si fosse convinti di arrivarci.
La religione è la vergognosa malattia dell'umanità. La politica ne è il cancro.
Dico inoltre che relativamente alla politica interna, la repressione, quando oltrepassa un certo limite, invece di portare utili effetti, ne produce di pessimi, ed invece di raggiungere lo scopo che il legislatore si prefigge, conduce a conseguenze affatto contrarie.
Se metti quindici democratici in una stanza avrai venti opinioni.
Nei partiti riesce più difficile vivere con quelli che ne fanno parte, che agire contro quelli che vi sono avversi.
I diritti umani costituiscono il cuore della nostra politica estera, perché di fatto sono l'anima della nostra nazione.