Si potrebbe dire che l'eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità.
Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli essere umani.
La geometria, quando è certa, non dice nulla del mondo reale, e quando dice qualcosa a proposito della nostra esperienza, è incerta.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza.
È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l'emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.
Le religioni non danno, né riuscirebbero mai a dare, alcuna prova chiara, sicura e convincente, della verità dei loro presunti santi Misteri o delle loro Rivelazioni divine.
Mistero non è che un termine altisonante per dire pasticcio.
È verso l'intero che va il cammino misterioso.
Ci sono sfumature misteriose in ogni opera di Wilde, che si tratti di un assassinio o di qualcuno che tenta l'arrampicata sociale.
Anche la più ordinaria delle vite è misteriosa se la si guarda attentamente.
Il mistero non si può comprendre... si può solo accettare.
L'esistenza di ognuno si regge sul mistero.
La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Il possesso della conoscenza non uccide il senso di meraviglia e mistero. C'è sempre più mistero.
Solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo.