Davanti a Dio siamo tutti egualmente saggi - ed egualmente folli.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
L'autentica religione è il vero vivente; vivente tutt'uno con l'anima, tutt'uno con la bontà e la rettitudine.
Mi sento talmente immerso nell'umanità, talmente smarrito in un immenso universo, che non riesco più a commuovermi o a soffrire per la nascita o la morte di una creatura sola.
La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.
La differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
È già saggio chi capisce un uomo saggio.
La saggezza dovrebbe trovarsi in abbondanza; chi, in effetti, la utilizza?
Un uomo sapiente può godere l'intero spettacolo del mondo soltanto con l'aiuto dei sensi e del pensiero.
Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza; accusare se stessi significa cominciare a capire; non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
L'umana sapienza consiste nel tollerare.
L'uomo saggio non ha mai due opinioni; l'uomo benevolente non si preoccupa mai; l'uomo coraggioso non ha mai paura.
Colui che rompe un oggetto per scoprire cos'è, ha abbandonato il sentiero della saggezza.
Lo stolto corre dietro ai piaceri della vita e si trova ingannato. Il saggio evita i mali.
Il saggio non nega e non afferma, non si esalta e non si abbatte, non crede né all'esistenza di Dio, né alla sua inesistenza. Il saggio non ha certezze, ha solo ipotesi più o meno probabili.
La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa.