60 frasi, citazioni, aforismi
Gli animali ci aiutano a ristabilire quell'immediato contatto con la sapiente realtà della natura che è andato perduto per l'uomo civilizzato.
Purtroppo gli animali superiori hanno una capacità e una tendenza a combinar disastri direttamente proporzionale alla loro intelligenza.
Lo spirito umano è un fenomeno collettivo, non può venir compreso come cosa individuale.
Non abbiamo mai trovato che lo scopo dell'aggressione sia l'eliminazione degli appartenenti alla specie.
Tutti gli animali domestici sono veri e propri schiavi, solo il cane è un amico.
È impossibile rompere l'amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio.
Tutti gli animali domestici sono dei veri e propri schiavi, solo il cane è un amico. Certo, un amico devoto, sottomesso .
Essere donna è terribilmente difficile, perché consiste soprattutto nell'avere a che fare con gli uomini.
Se uno di questi giovani maschi Ognuno prende l'altro in un certo senso per una femmina, e che questa sia un poco frigida e non desideri proprio certe intimità, non reca alcun danno sensibile al grande amore.
Agli animali non si può fare premura: se si vogliono studiare le oche selvatiche bisogna vivere con loro, e, se si vuol vivere con loro, bisogna adattarsi al loro ritmo; e se madre natura non vi ha dotato di una benedetta pigrizia non ci riuscirete assolutamente.
Nella schiera dei ratti non c'è nessun ordine gerarchico. La schiera attacca compatta un grosso animale da preda e i membri più forti portano il contributo maggiore alla sua conquista.
La risata dell'uomo è probabilmente anch'essa nella sua forma originale una cerimonia di pacificazione o di saluto.
Io passo per pessimista della cultura. Beh, se lo fossi davvero, io mi divertirei con i miei pesciolini e le mie oche, e non mi occuperei dei problemi dell'umanità.
Non ci crederete, ma esistono stati sociali dove i governanti sono i più intelligenti. Per esempio tra i babbuini.
Un vincolo personale, un'amicizia individuale si trovano soltanto negli animali con un'aggressione intra-specifica altamente sviluppata, anzi, questo vincolo è tanto più saldo quanto più aggressiva è la rispettiva specie animale.
In un gran numero di specie l'aggressione è dissimulata nel rituale della minaccia, del misurare le forze. Non è la pulsione a uccidere un'altra persona, ma a forzarla alla sottomissione. È connessa allo status e al territorio, non all'uccisione; non c'è in ciò un istinto distruttivo.
Nella natura non si dà evidentemente soltanto ciò che è funzionale per la conservazione della specie ma anche tutto quello che non è tanto funzionale da minacciarne il patrimonio essenziale.
Ma dovrebbe pur essere possibile far capire ai giovani che la verità non è soltanto bella ma è piena di mistero e che non occorre darsi al misticismo per vivere delle meravigliose avventure.
Se la scienza dovrà mai acquistare sulla politica quel tipo d'influenza ovviamente necessaria a salvare il genere umano, potrà farlo solo educando il pubblico indipendentemente dalle dottrine politiche accettate.
Chi si consegna alla natura non ha bisogno dell'inconoscibile, del soprannaturale, per poter provar rispetto; c'è soltanto un miracolo per lui, ed è che tutto su questa terra, incluse le massime fioriture della vita, si sia semplicemente formato senza miracoli nel senso convenzionale della parola.