Poesia non è altro che un significante di un corpo che non sa di essere morto.
I vizi, le virtù, la verità, la falsità, l'amore, l'odio... tutto è dentro di noi. Tocca a noi scegliere cosa mettere fuori.
Non giudico l'ipocrita, ma chi tace di fronte all'ipocrisia.
Sospirare il passato e sperare per il futuro è come piangere il proprio presente.
Chi va a letto per dimenticare le sue paure è atteso dagli incubi.
La vera poesia è al di fuori delle regole.
Non è possibile che crei poesia chi non è posseduto da un Dio e fuori di senno.
La poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta.
I colori in pittura sono le lusinghe per convincere gli occhi, come la dolcezza della metrica lo è in poesia.
La poesia propone e consegna praticamente la felicità quotidiana.
L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
La poesia è uno scoprire e stabilire convenienze e richiami e concordanze tra il Cielo e la terra e in noi e tra noi.
Devo combattere con le mie lacrime, mica con una poesia.
Nella poesia, nulla è difficile come il principio, tranne forse la fine.
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla poesia.