Il dramma del cornuto, è il dramma dell'uomo: la conoscenza.
Quando si è brutti, non si hanno mai vent'anni.
Amare è sopratutto donare se stessi.
La differenza fra ricchi e poveri è che i ricchi si fanno pagare per tutto, mentre i poveri devono pagare per tutto.
Avrò un bell'ingannarmi e chiudere gli occhi con tutte le mie forze... Ci sarà sempre da qualche parte un cane randagio che mi impedisce di essere felice...
La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.
Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza.
Conosci te stesso? Potrai rispondere di sì senza paura di sbagliare quando scoprirai in te stesso più difetti di quanti ne vedano gli altri.
Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza, è destinato a naufragare nella risata degli dei.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.
Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.
Non si ama più abbastanza la propria conoscenza, appena la si comunica.
Non si conosce nulla, né le persone, né gli oggetti, semplicemente perché non si può vedere mai una cosa o una persona nella sua totalità, se vedi una persona di faccia, non puoi vedere le sue spalle, hai una visione sempre parziale, approssimativa di tutto.
La conoscenza di Dio senza la conoscenza della propria miseria genera l'orgoglio. La conoscenza della propria miseria senza la conoscenza di Dio genera la disperazione.