Gli animali non solo provano affetto, ma desiderano essere amati.
Credo che le mie osservazioni, fondate sull'esame d'oltre a cento specie viventi assai distinte, contengano novità sufficienti per giustificarne la pubblicazione.
Noi vediamo l'aspetto della natura brillare di prosperità, e vi ravvisiamo una sovrabbondanza di nutrimento; noi dimentichiamo che la maggior parte di tanti uccelli che cantano intorno a noi, vivono solo d'insetti o di sementi, e per conseguenza distruggono continuamente altri esseri viventi.
Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri.
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
Nascendo un numero d'individui superiore a quello che può vivere, deve certamente esistere una seria lotta per l'esistenza, sia fra gli individui della medesima specie, sia fra quelli di specie diverse, oppure contro le condizioni fisiche della vita.
Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove le bestie agonizzano senza cibo e senz'acqua dirette al macello.
Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.
I cani vivono con te, i gatti sono a pensione da te.
Tutte le torture, i patimenti, i terrori inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno.
Gli animali superiori hanno una capacità e una tendenza a combinar disastri direttamente proporzionale alla loro intelligenza.
Quattro zampe buono, due zampe cattivo.
Si allevino soltanto quegli animali che possano veramente vivere nelle circostanze che offrite loro, e che non si limitino a una lenta morte.
Gli animali che non dovete comprare si possono distinguere in due grandi categorie: quelli che non potrebbero vivere con voi, e quelli con i quali voi non potreste vivere.
Dalla somiglianza delle azioni esteriori degli animali con quelle che noi stessi compiamo, possiamo inferire che quelle interiori assomigliano anch'esse alle nostre.
La creazione si sarebbe dovuta fermare al regno vegetale: l'animale è per natura assassino, l'animale mangia.