Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Tesoro. Lo diciamo della persona di sesso opposto quando incomincia a rivelarsi una gran seccatura.
Demagogo. Un avversario politico.
Storia: un resoconto per la maggior parte di eventi, per la maggior parte privi d'importanza, provocati da sovrani, per la maggior parte furfanti e da soldati, per la maggior parte idioti.
Gatto. Un soffice indistruttibile automa cui la natura ha riservato la prerogativa di essere preso a calci quando nella cerchia domestica le cose vanno storte.
Fegato. Organo di dimensioni rilevanti e di colore rosso che la provvida natura ci ha cortesemente fornito per consentirci di avere attacchi di bile.
I Santi sono tenerissimi quando sono all'interno della missione che Dio ha loro affidato, e diventano piuttosto "burberi" quando sono all'esterno di questa missione.
Hanno detto che la santità di una persona si commisura dallo spessore delle attese. Forse è vero.
I santi sono gli unici uomini veramente e pienamente realizzati.
Il nostro vero patrimonio umano ce lo portiamo con noi per accrescere il valore nella santità.
I santi non sono nati, ma si sono fatti santi.
I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa.
Se fossimo santi, sentiremmo anche col cuore e coi sensi che la sorte di ogni uomo ci riguarda e che la campana suona sempre pure per noi.
Senza Dio, il mio santo non è che un folle, la sua fede un'illusione, la sua santità uno smarrimento.
Gli uomini più divoti e santi, amatori et exequitori dell'antiqua e nova legge, absolutamente e per particolar privilegio son stati chiamati asini.
Il Santo riscatta la storia dal suo peccato di essere esistenza. Entra nei disegni di Dio e libera l'umanità dalla schiavitù del potere, della abitudine e della desolante ipocrisia. Colui che possiede la vocazione è sempre libero.