Non si mandano una ragazza e un mostro a far il lavoro di una donna.
Chiunque si identifichi con la psiche collettiva o, in termini mitologici, si lasci divorare dal mostro, e si annichilisca in esso, arriva al tesoro vigilato dal drago, ma vi arriva contro la sua volontà e con tutto danno per se stesso.
Le persone normali hanno sempre bisogno di un mostro da giudicare per convincersi di non essere simili a lui.
Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.
Tutti gli uomini sono dei mostri. Non c'è altro da fare che cibarli bene. Un buon cuoco fa miracoli.
Il sonno della ragione genera mostri.
I mostri del cuore si alimentano con l'inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
L'uomo che perde la propria intimità perde tutto, pensa tra sé Sabina. E l'uomo che se ne sbarazza di sua spontanea volontà è un mostro.
È così che si combattono i mostri: lasci che ti vengano vicino, li guardi negli occhi e poi li colpisci.
Non sono io a trovare i mostri... Direi che a volte sono loro a trovare me. Forse per loro il mostro sono io...