Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s'ammala.
Chi ricerca nei fatti l'influenza reale esercitata dalle leggi sulla sorte dell'umanità è esposto a grandi delusioni, perché non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.
Dubito che l'uomo possa mai sopportare contemporaneamente una completa indipendenza religiosa e una totale libertà politica; e sono incline a pensare che, se non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda.
Le nazioni aristocratiche sono naturalmente portate a restringere troppo i limiti dell'umana perfettibilità, mentre le nazioni democratiche li estendono qualche volta oltre misura.
Ogni potenza aumenta l'azione delle sue forze via via che ne accentra la direzione: è questa una legge generale della natura che si impone all'osservatore e che un istinto più sicuro ancora ha fatto conoscere anche ai despoti più mediocri.
In questi secoli le religioni devono mantenersi più discretamente nei loro limiti senza cercare di uscirne poiché volendo estendere il loro potere al di fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
La costituzione democratica è un mezzo per impedire che singoli governanti cedano alle tentazioni, oltremodo pericolose, che nascono quando troppo potere si concentra in troppe poche mani.
Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale.
Una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci.
L'altro giorno qualcuno mi ha spiegato la differenza tra democrazia e democrazia popolare. È la stessa differenza che passa tra una camicia e una camicia di forza.
Fra i malanni della nostra democrazia l'estensione sempre più ampia di zone di potere occulto non è dei meno gravi.
La democrazia è la peggiore forma di governo, ad eccezione di tutte quelle sperimentate finora. La democrazia non è cosa semplice, bisogna lavorarci su. La democrazia è un mezzo che ci assicura di essere governati non meglio di quanto meritiamo.
Anche nel democratico più liberale si può nascondere una sfumatura di antisemitismo: egli è ostile all'ebreo nella misura in cui questi osa pensarsi, appunto, ebreo.
Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia.
Nelle società democratiche l'interesse degli individui, così come la sicurezza dello Stato, esigono che l'educazione della maggioranza sia scientifica, commerciale e industriale, piuttosto che letteraria.
Una società autenticamente democratica è una società che contesta qualunque cosa venga prestabilita e che così facendo libera la creazione di nuovi significati.