L'angoscia è la vertigine della libertà.
Ci sono uomini il cui destino deve essere sacrificato per gli altri, in un modo o nell'altro, per esprimere un'idea, ed io con la mia croce particolare fui uno di questi.
L'ironia sta zitta in agguato, e spia con occhio mai assonnato, e partecipa indefessa ad ogni scaramuccia.
La fede comincia appunto là dove la ragione finisce.
L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza.
Molti uomini inseguono il piacere con tale foga impetuosa che lo scavalcano frettolosamente.
La libertà comincia dall'ironia.
La libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono.
Per essere liberi, per non lasciarsi sedurre dai maestri desiderosi di plagiare anime e plasmare seguaci, è necessario essere intellettualmente poligami e politeisti.
Che cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
La libertà di un popolo si misura principalmente dal grado di libertà degli scrittori.
Non apprezza la libertà chi non ha mai conosciuto la costrizione.
Le libertà, qualora non siano assicurate da procedure e diritti adeguati, restano un pezzo di carta.
Ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale.
Nulla minaccia la tua libertà quanto il misterioso trasporto che una creatura prova verso un'altra creatura, ad esempio un uomo verso una donna, o una donna verso un uomo. Non vi sono cinghie né catene né sbarre che ti costringano a una schiavitù più cieca, a un'impotenza più disperata.
Non v'ha cosa che tanto noccia alla pubblica libertà quanto l'intiepidir la virtù nel cuore dei cittadini.