L'amicizia è un tormento in più.
Il voler giocare a nascondersi si sconta sempre nel modo più naturale, col diventar misteriosi a se stessi.
La grandezza non consiste nell'essere questo o quello, ma nell'essere se stesso, e questo ciascuno lo può se lo vuole.
L'ironia è uno sviluppo anormale che, come quello del fegato delle oche di Strasburgo, finisce per uccidere l'individuo.
Sono così incompreso che non si comprendono neanche i miei lamenti di essere incompreso.
Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.
Che c'è? Te ne vai senza salutare?
L'amicizia è una pianta che deve saper superare la siccità.
È una gran fatica avere tutti come amici; è sufficiente non avere nemici.
Troppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.
Ogni uomo può dire quante oche o quante pecore possiede, ma non quanti amici.
Le donne possono essere amiche meravigliose. Assolutamente meravigliose. Ma prima di tutto, perché l'amicizia abbia una base, bisogna che di una donna tu sia innamorato.
L'amicizia è quasi sempre l'unione di una parte di una mente con una parte di un'altra: non si è amici che in alcune cose.
Più compagnia aumenta la felicità, ma non allevia né fa diminuire la tristezza.
Questo vorrei vedere che tu soffra, tu che m'eri amico un tempo e poi mi camminasti sopra il cuore.
Poche amicizie possono sopravvivere agli sbalzi d'umore di una storia d'amore.