È una grande ricchezza la povertà regolata dalla legge di natura.
Il destino guida chi lo segue di buona voglia, trascina chi si ribella.
L'ubriachezza non è altro che una pazzia volontaria.
Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri.
Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall'uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
I poveri sono i negri d'Europa.
Poveri. Infelici che non sono in grado di pagare le tasse.
La povertà misurata al fine che è proprio della natura, è gran ricchezza, ma la ricchezza, se non viene limitata, è gran povertà.
Un povero ci vuol poco a farlo comparir birbone.
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
Solo i poveri conoscono il significato della vita; chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare.
Di chi è meglio che sia piena la città: di ricchi, che coi loro mezzi aiutano sé e gli altri, o di poveri, che né a sé né agli altri sono di aiuto?
Lasciate che vi dica una cosa. Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!
È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai principî di povertà.
Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.