Il talento è un dono meraviglioso, ma imparare a usarlo è davvero un'impresa.
Il modo migliore per evitare responsabilità consiste nel dire: "Ho avuto responsabilità".
Insegnare è ricordare agli altri che sanno bene quanto te.
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mai smesso di scrivere.
Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
Ogni persona, tutti gli eventi della tua vita sono là perché li hai trascinati là. Ciò che scegli di fare con loro spetta a te.
Il talento è ciò che è nei poteri di un uomo; il genio è ciò nel cui potere è un uomo.
Il talento non si addice all'uomo cerebrale. Sfugge colui che vuole capire. Ama solo chi ambisce a diventare nessuno.
Il talento è dato da Dio. Sii umile. La fama è data dall'uomo. Sii riconoscente. La presunzione è data da te stesso. Sii prudente.
Quando sarò di fronte a Dio alla fine della mia vita, spero che non mi sarà rimasta nemmeno una briciola di talento, e che io possa dire, "Ho usato tutto quello che mi hai dato".
Nessuno si sogna di negare l'importanza del talento individuale, «dell'intuitività» risolutiva del grande giocatore che vede autostrade dove altri solo sentieri.
Il talento è un dono che Dio ci fa in segreto, e che noi divulghiamo senza saperlo.
Al Pacino è un uomo che sprigiona così tanta forza che dopo ogni ripresa con lui avevo un nodo allo stomaco. È così bravo che in una scena ho avuto persino paura che stesse per uccidermi davvero. È stato assurdo.
Se dal di dentro la stupidità non assomigliasse tanto al talento, al punto da poter essere scambiata con esso, se dall'esterno non potesse apparire come progresso, genio, speranza o miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido e la stupidità non esisterebbe.
Fare agevolmente ciò che riesce difficile agli altri, ecco il talento; fare ciò che riesce impossibile al talento, ecco il genio.
L'avversità ha l'effetto di stimolare dei talenti che, in condizioni di prosperità, sarebbero rimasti dormienti.