Colui che misura, non dà nulla.
È pagano nell'anima chi accetta l'ingiustizia e l'oppressione col segreto proposito di riuscire a mettersi tra i privilegiati e gli oppressori.
Per il momento non c'è più conflitto tra uomini di ragione e uomini di fede. Siamo tutti in ginocchio.
La nonviolenza è al polo opposto della scaltrezza: è un atto di fiducia dell'uomo e di fede in Dio, è una testimonianza resa alla verità fino alla conversione del nemico.
Chi crede sa che il deserto può fiorire in una notte.
La libertà è l'aria della religione.
Nulla dà ad una persona più vantaggio su un'altra che il rimanere calmo e composto in ogni circostanza.
Colui che sa quando abbastanza è abbastanza avrà sempre abbastanza.
La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.
Il primo principio di tutti i cittadini deve essere l'obbedienza alle leggi e ai costumi del proprio paese, e in tutte le altre cose comportarsi secondo le opinioni più moderate e più lontane dall'eccesso.
Nella comunicazione l'uso consapevole o meno del senso della misura si chiama prossemica.
Nella regolarità abituale della condotta e quindi nella costante moderazione degli appetiti e delle voglie avendosi la miglior guarentigia di una vita lunga, sana e lieta, sovviene a tal uopo il precetto della temperanza, intesa ancor questa in latissimo senso.
È meglio aver pochi malati in cura, che parecchi; è meglio curar bene che curar molto.
Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.
L'accumulo di denaro non va d'accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi.
Ecco un modo garantito per avere più di quanto desideri: desidera di meno.