Solo chi serve con amore sa custodire!— Papa Francesco
Solo chi serve con amore sa custodire!
In questo nostro pellegrinaggio terreno non siamo soli: incrociamo il cammino di altri fedeli, a volte condividiamo con loro un tratto di strada, a volte viviamo insieme una sosta che ci rinfranca.
Il futuro esige una visione umanista dell'economia e una politica che realizzi sempre più e meglio la partecipazione della gente, eviti gli élitarismi e sradichi la povertà. Che nessuno sia privo del necessario e che a tutti sia assicurata dignità, fratellanza e solidarietà.
Com'è bello scoprire che la fede ci fa uscire da noi stessi, dal nostro isolamento e, proprio perché ricolmi della gioia di essere amici di Cristo Signore, ci fa muovere verso gli altri, rendendoci naturalmente missionari!
Sussiste un legame indistruttibile tra noi viventi in questo mondo e quanti hanno varcato la soglia della morte. Noi quaggiù sulla terra, insieme a coloro che sono entrati nell'eternità, formiamo una sola e grande famiglia. Si mantiene questa familiarità.
Il Cenacolo ci ricorda la condivisione, la fraternità, l'armonia, la pace tra di noi. Quanto amore, quanto bene è scaturito dal Cenacolo! Quanta carità è uscita da qui, come un fiume dalla fonte, che all'inizio è un ruscello e poi si allarga e diventa grande...
Qualsiasi persona a cui sia risparmiato il dolore personale si deve sentire chiamata per aiutare a diminuire quello degli altri.
Altro, pietra angolare del mio universo.
Com'è facile per un essere benevolo diffondere piacere attorno a lui, e come è davvero una fonte di gioia un cuore gentile, che rinfresca nei sorrisi tutto quello che gli sta attorno.
È una delle più belle ricompense della vita che nessun uomo non possa sinceramente provare ad aiutarne un altro senza nel contempo aiutare se stesso.
Per essere felici, occorre pensare alla felicità d'un altro.
Nessuno può vivere felice se bada solo a se stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Quelli che sono tutto per i loro vicini cessano di essere qualsiasi cosa per se stessi.
Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.
Noi preserviamo la nostra sanità mentale solo quando dimentichiamo noi stessi nel renderci utili.
La persona più importante è quella persona sconosciuta che in questo momento si dà con amore per gli altri.