Tra viaggiatori succede, ci si raccontano cose anche intime, tanto non ci si rivedrà mai più.— Paolo Rumiz
Tra viaggiatori succede, ci si raccontano cose anche intime, tanto non ci si rivedrà mai più.
I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio.
Un paese con un debole senso dello Stato e del bene comune, quotidianamente bombardato da sogni, bugie e veleni attraverso i media, smette di essere un paese normale: la sua psicologia collettiva, il suo comportamento di massa cominciano a sfuggire alla logica del buon senso.
Si guardano attorno i serbi delle Krajine e dicono: mio dio, che cosa abbiamo fatto.
Mi chiedo se la forza del racconto non nasca nell'uomo da millenni di cammino, se il narrare non nasca dall'andare. E se il nostro mondo abbia disimparato a raccontare semplicemente perché non viaggia più.
Sta viaggiando: è entrato in quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
Intimità vuol dire mettersi nella pelle dell'altro senza smarrire il senso della propria identità. Vuole dire ricevere l'altro nel proprio territorio intimo senza sentirsi invasi o contaminati.
Sapere allontanarsi e avvicinarsi è la chiave di qualsiasi relazione duratura.
Non uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.
Non sono il tempo o l'occasione a creare l'intimità, ma solo la disposizione. Sette anni non basterebbero a far sì che due persone si conoscano e per altri, sette giorni sono più che sufficienti.
Spesso le persone tra cui c'è più intimità sono quelle che litigano di più, perché tra alcuni uomini e alcune donne scatta una specie di accanimento nel voler stare insieme a tutti i costi, anche senza una ragione plausibile.
Il rapporto libri-televisione è difficile anche perchè per leggere occorre essere soli, in completa intimità; in televisione, da una parte e dall'altra dello schermo, siamo comunque sempre in troppi.
L'intimità, al giorno d'oggi, è il Santo Graal.
Rapporto intimo. Relazione nella quale vengono trascinati degli sciocchi per la loro mutua distruzione.
Lui mi sveglia per vedere il tramonto. È una spettacolare vampata gialla e arancione dietro il profilo dei grattacieli di Capitol City.
Una mia grande frustrazione quando cerco di leggere Kafka con gli studenti è che mi è impossibile far loro capire che Kafka è comico. Né tantomeno apprezzare il modo in cui questa comicità è intimamente legata alla potenza dei suoi racconti.