La politica non è una scienza esatta, ma un'arte.
Nei conflitti europei, per i quali non c'è un tribunale competente, il diritto si fa valere solo con le baionette.
La politica rovina il carattere.
La politica non è una scienza, come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte.
La forza prima del diritto.
La politica è l'arte del possibile.
Mi stupisco che un singolo pensiero che abbia aiutato lo spirito umano a progredire sia stato scritto e concepito in grandi stanze, eccetto, forse, nelle stanze di lettura del British Museum.
La politica deve essere conquista, deve essere senza rete. Bisogna sudare e combattere, essere pronti a rimettersi in gioco. Come diceva Clint Eastwood: "Se vuoi una garanzia, allora comprati un tostapane".
In politica, la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare.
Tu non sai, non puoi sapere, quant'è difficile la vita di un politico. La politica assorbe ogni minuto del giorno o della notte, ogni grammo della tua energia. Non c'è riposo, né relax.
Un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di stato alle prossime generazioni. Un politico cerca il successo del suo partito; uno statista quello del paese.
Sì, dobbiamo dividere il nostro tempo in questo modo, tra la nostra politica e le nostre equazioni. Ma per me le nostre equazioni sono ben più importanti, dato che la politica è qualcosa che riguarda solo il presente. Un'equazione matematica dura per sempre.
Alla lunga, una cattiva politica è dannosa per gli affari.
Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida.
La politica italiana si genuflette la domenica davanti alle icone della cultura, ma si guarda bene dall'impegnare se stessa e le risorse per qualcosa che, ai suoi occhi, elettoralmente non significa granché perché non influenza i grandi numeri come facevano il sindacato e i partiti organizzati.
In politica i saggi non fanno conquiste; la stessa massima vale in amore.