La superstizione reca in sé qualche immagine della pusillanimità.
Non c'è nulla di così pesantemente e largamente fallace come le leggi, nè così frequentemente. Chiunque obbedisca loro perché sono giuste, non obbedisce loro giustamente come dovrebbe.
Il bene pubblico richiede che si tradisca e che si menta e che si massacri.
I doni della fortuna non si trovano mai uniti al merito.
C'è bisogno di orecchi molto resistenti per sentirsi giudicare con sincerità.
La fiducia nella bontà altrui è una notevole testimonianza della propria bontà.
Ogni superstizione è sempre odiosa e gravosa.
Io non credo nella magia, sono soltanto un mucchio di stupide superstizioni.
La superstizione sembra stabilire che è buono quel che procura Tristezza e, viceversa, cattivo quel che procura Gioia.
Non mi va di parlare del futuro, sono scaramantica, tremendamente superstiziosa. Ma vi assicuro che ho dei piani superprecisi.
È possibile il caso, e non punto infrequente, che una superstizione sia più giovevole che la verità scientifica che la condanna.
Se gli uomini fossero in grado di governare secondo un preciso disegno tutte le circostanze della loro vita, o se la fortuna fosse loro sempre favorevole, essi non sarebbero schiavi della superstizione.
La cosa più veloce fu però sempre una sola: il fulmine. Il timore superstizioso del fulmine, dal quale non c'è difesa, è ampiamente diffuso.
La superstizione fa più ingiuria a Dio dell'ateismo.
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.
Verrà il tempo nel quale si adempirà la profezia di Lichtenberg, nel quale la fede in un Dio razionalistico verrà considerata superstizione, proprio come ora è già considerata superstizione la fede in un Dio di carne, miracoloso, cioè nel Dio cristiano.