La crudeltà è un lusso da oziosi, come le droghe e le camicie di seta.
Coloro che vivono con cognizione di causa sono rari, e di solito dimenticano presto. E quelli che per miracolo se ne rammentano, spesso non sanno trarne profitto.
Le parole adempimento, perfezione, contengono in sè la parola fine.
Ciascuno di noi ha più qualità di quel che non si creda, ma solo il successo le mette in luce, forse perché allora ci si aspetta di vederci smettere d'esercitarle.
I legami di sangue sono molto deboli, checchè se ne dica, quando non c'è affetto a rinsaldarli.
Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?
La crudeltà è l'amore senza meta. L'odio è l'amore frustrato.
Le nature sanguinarie nei riguardi degli animali rivelano una naturale inclinazione alla crudeltà.
Noi non abbiamo due cuori, uno per gli animali, l'altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l'unica differenza è la vittima.
Se resto sul lido, Se sciolgo le vele, Infido, crudele mi sento chiamar: E intanto confuso Nel dubbio funesto, Non parto, non resto, Ma provo il martire Che avrei nel partire, che avrei nel restar.
La crudeltà, come qualsiasi altra cosa, subisce la moda, cambia secondo i tempi e i luoghi.
Non esistono i presagi: il destino non manda araldi. E' troppo saggio o troppo crudele per farlo.
La violenza, che non è in se stessa crudele, lo diviene nella trasgressione specifica di chi l'organizza. La crudeltà è una delle forme della violenza organizzata.
Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
Gli occhi azzurri della Rivoluzione brillano di crudeltà necessaria.
La crudeltà sarebbe deliziosa se si potesse trovare qualche tipo di crudeltà che non facesse veramente male.