Politica è dire sempre «noi» e mai «io».
Io non so se i politici fanno così perché non vogliono cambiare, o non possono cambiare, o non sanno cambiare. Ma mi paiono tre motivi sufficienti per mandarli tutti a casa.
Politica è governare, non comandare. Politica è amare e far amare le regole, e perfino le tasse, perché aiutano tutti a vivere meglio.
Antipolitica è travestire quattro banchieri da tecnici e nominarli ministri.
Antipolitica è dire che è sempre colpa dei governi precedenti, delle torri gemelle, della crisi mondiale, dello tsunami, delle toghe rosse, dell'euro, della Merkel, di Adamo ed Eva.
Antipolitica è chiamare i caduti sul lavoro «morti bianche» per far sembrare meno morti i morti e meno assassini gli assassini.
Un cane riconosce sempre il suo padrone, l'uomo ha molti dubbi nel riconoscere il suo. A meno che non si stia parlando di Emilio Fede!
Ormai la politica è così sovraesposta ai media che nessuno ha detto nei film cose che non avrebbe potuto ripetere, uguali, a un telegiornale.
Senza alienazione, non ci può essere politica.
Il male in politica è l'uso della forza contro il diritto, è l'uso della forza contro il consenso, è l'uso della menzogna contro la verità. È in definitiva, l'anticristianesimo o il non cristianesimo in atto.
Nessuna scienza è immune dalle infezioni della politica e dalla corruzione del potere.
La differenza di religione nutre più diatribe delle differenze politiche.
La politica è forse l'unica professione per la quale non si ritiene necessaria alcuna preparazione.
Sta arrivando un'elezione. Viene dichiarata la pace universale, e le volpi hanno un sincero interesse nel prolungare la vita del pollame.
L'Italia ha la classe politica che si merita (...) Siamo sicuri che ne troveremmo di migliori? E se ne trovassimo, che cosa, quale "popolo" rappresenterebbero?
La politica è l'arte del possibile, la scienza del relativo.