L'universo è vero per tutti noi e dissimile per ciascuno.
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.
Non si può insegnare la saggezza. Dovremo scoprirla da soli nel corso di un viaggio che nessuno potrà intraprendere in nostra vece, con uno sforzo che nessuno potrà lesinarci.
Per scrivere quel libro essenziale, l'unico libro vero, un grande scrittore non ha, nel senso comune della parola, da inventarlo, in quanto esiste già in ciascuno di noi, ma da tradurlo. Il dovere e il compito d'uno scrittore sono quelli d'un traduttore.
La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.
Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni.
Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi.
Io ti consegno il mio universo.
Quel che dice la scienza, è la natura o l'universo che glielo detta; non può essere un'altra voce, no, non può essere altro; e la cosa non è rassicurante. Noi siamo oggi fin troppo portati a non ascoltar che la scienza, in questioni che escono dal suo dominio.
Motivi potentissimi e quasi sempre segreti sono all'origine di mille particolari che compongono la bellezza brulicante dell'universo. Una singolarità può sembrarci gratuita, ma la sua forza espressiva nasconde sempre delle radici.
Ci basta l'incomprensibilità dell'universo; volerlo comprendere significa essere meno che uomini, perché essere uomini è sapere che non si comprende.
L'infinito non esiste. L'universo è finito sebbene illimitato. Non c'è posto per Dio.
Quando desideri una cosa, tutto l'Universo trama affinché tu possa realizzarla.
Gioiosi e a testa alta affrettiamoci con passo sicuro dovunque ci porteranno le circostanze, percorriamo qualunque terra: non c'è esilio nell'àmbito dell'universo, perché nulla di ciò che si trova nell'universo è estraneo all'uomo.
Che l'universo abbia avuto un'origine è più una verità di fede che una deduzione necessaria dai dati sperimentali, e il fatto non è per nulla accertato da tutti i cosmologi, benché esso rappresenti in qualche modo l'ortodossia scientifica.
Se passi tutto il tuo tempo a pensare all'universo tendi a dimenticare i dettagli meno importanti. Tipo le mutande.