Il vero male è l'indifferenza.— Madre Teresa di Calcutta
Il vero male è l'indifferenza.
Compresi che l'amore racchiudeva tutte le vocazioni, che era tutto, che abbracciava tutti i tempi e tutti i luoghi. La mia vocazione finalmente l'ho trovata...è l'amore!
Gli esseri umani possono scegliere; è l'unica cosa che Dio non ci toglie: la volontà, la forza di volere, io voglio andare in paradiso e con la grazia di Dio riuscirò ad andarvi.
C'è la gioia di essere sano e giusto, ma c'è soprattutto l'immensa gioia di servire.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Se non puoi nutrire un centinaio di persone, allora nutrine solo una.
Mostra che le loro parole possono ferirti, e non sarai più libero dalla derisione. Se proprio vogliono darti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non possano mai più usarlo per farti del male.
Ci sarebbe un solo modo di liberarci di quella così diffusa follia: riconoscerla apertamente come tale, e a quel fine convincersi che, nella loro maggioranza, le opinioni della gente sono, solitamente, del tutto false, distorte, errate e assurde, e dunque, in sé, non meritano alcuna attenzione.
L'opposto dell'amore non è l'odio. L'opposto dell'amore è l'indifferenza. L'odio invece è davvero simile all'amore. Consumarsi per l'odio verso una persona equivale in fondo ad amarla dato che il tempo e l'intensità sono identici.
De podè nanca vess indifferent sulla scerna del boja che ne scanna.
Siamo una società che ha dimenticato l'esperienza del piangere, siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza.
Che la morale del cristianesimo non tenga conto degli animali è un suo difetto che farebbe meglio a confessare.
La sola cosa peggiore del non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni è il non aver letto un libro negli ultimi novanta giorni e pensare che non importa.
I tre predominanti stati egoici nelle relazioni sono: il desiderio, il desiderio non soddisfatto (rabbia, risentimento, recriminazione, lamentela) e l'indifferenza.
Le cose nella vita muoiono da sé, come sono nate, per noia, per indifferenza o anche per abitudine.
La vita viene involgarita quando non esiste alcuna elementare considerazione per gli altri da parte delle persone.