L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri.
Per la mente che vede con chiarezza non c'è necessità di scelta, c'è azione.
Quando parliamo di comprensione, sicuramente essa prende posto solo quando la mente ascolta completamente - essendo la mente il tuo cuore, i tuoi nervi, le tue orecchie - quando dai ad essa la tua piena attenzione.
La capacità di osservare senza giudicare è la più alta forma di intelligenza.
Spesso la paura di un male ci conduce a uno peggiore.
La paura è sempre una pessima consigliera.
La paura e l'incertezza che tengono in scacco un uomo, possono essere concepite in ogni luogo della terra.
Il terrore consiste in una morbosa sensazione di paura, di qualche cosa che non potrei ben definire neppure io, di un non so che d'inconcepibile, d'inesistente nell'ordine delle cose, ma che pur deve assolutamente, forse proprio in quel medesimo istante, avverarsi.
Non possiamo essere coraggiosi senza aver paura.
Le concessioni dei deboli sono le concessioni della paura.
Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura.
Il cane scottato ha paura dell'acqua fredda.
Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura.
Il coraggio è il superamento della paura.