Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.
Per fare bene il socialista bisogna essere milionario.
Per condannare gli innocenti, quelli che hanno il potere trovano sempre qualche legge. Sono essi che le fanno, le leggi.
Per capir bene le parole sacre bisogna trovarsi in stato d'innocenza; anche allora però esse possono rimanere misteriose.
La tentazione del potere è la più diabolica che possa essere tesa all'uomo, se Satana osò proporla perfino a Cristo. Con Lui non ci riuscì, ma riesce con i suoi vicari.
Servirsi del potere? Che perniciosa illusione. È il potere che si serve di noi.
Le guerre stesse sono viaggi, viaggi di nazioni.
La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi.
La guerra è crudele per i popoli e terribile per i vinti.
Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo.
Fra le armi tacciono le leggi.
Nelle assemblee va bene la lingua, ma in guerra valgono di più le mani.
La guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
La guerra c'è sempre stata. Prima che nascesse l'uomo, la guerra lo aspettava. Il mestiere per eccellenza attendeva il suo professionista per eccellenza. Così era e così sarà.
Di tutte le religioni dell'uomo, la guerra è la più tenace; ma anch'essa può dissolversi.
Facciamo la guerra per poter vivere in pace.