La società non deve esigere nulla da chi non si aspetta nulla dalla società.
L'amore senza ammirazione è solo amicizia.
I capolavori non sono altro che dei tentativi riusciti.
L'amore è l'unica cosa che possa essere infinita nel cuore dell'uomo.
L'intelletto cerca, il cuore trova.
C'è amor proprio nell'amore come c'è interesse personale nell'amicizia.
Viviamo in società. Per noi dunque niente è davvero buono se non è buono per la società.
La società si avvale del diritto di infliggere terribili punizioni all'individuo, ma ha anche il vizio supremo della superficialità e non riesce a comprendere ciò che ha fatto.
La nostra società ha legato il suo destino a un'organizzazione fondata sull'accumulazione illimitata. Questo sistema è condannato alla crescita. Non appena la crescita rallenta o si ferma è la crisi, il panico.
La società non si cura dell'individuo che nella misura in cui esso renda. I giovani lo sanno. La loro ansietà nel momento d'affrontare la vita sociale è simmetrica all'angoscia dei vecchi al momento in cui ne sono esclusi.
L'uomo può essere stato fatto a immagine di Dio, ma la società umana è stata fatta a immagine del Suo opposto. E cerca sempre di ritornare.
La società si compone di due grandi classi: quelli che hanno più pranzi che appetito, e quelli che hanno più appetito che pranzi.
Quanto rapidamente in una società di citrulli si diventa citrulli.
La società è un manicomio e i suoi guardiani sono i funzionari e la polizia.
Bisogna credere per forza che l'uomo abbia voluto vivere in società, dato che la società esiste; però, da quando esiste, l'uomo usa buona parte della sua energia e della sua astuzia per lottare contro di essa.
Bisogna aver vissuto in una piccola città per sapere come i congegni della società vi giochino allo scoperto e fino a che punto i drammi e le farse della vita pubblica e privata vi siano messi a nudo.