La madre della dissolutezza non è la gioia, bensì la mancanza di gioia.
Poco per volta comincio a vedere chiaro sul più universale difetto del nostro genere di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna a sopportare la solitudine.
Chiunque abbia mai una volta edificato un "nuovo cielo" trovò la potenza per questa impresa unicamente nel suo proprio inferno.
Il mezzo migliore per cominciare bene ogni giornata è: svegliandosi pensare se non si possa in questa giornata procurare una gioia almeno a una persona. Se ciò potesse valere come un sostitutivo dell'abitudine religiosa della preghiera, il prossimo trarrebbe vantaggio da questo cambiamento.
La fiamma non è così chiara a se stessa come agli altri a cui fa luce: così anche il saggio.
Se si tace per un anno, si disimpara a chiacchierare e si impara a parlare.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? Chi mi da indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende, la rabbia, il gesto, donne e canzoni? Gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l'arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Madre dell'eccesso non è la gioia, ma la mancanza di gioia.
Io canto il mio dolore e dipingo la mia gioia.
Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco.
Come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, ‐ di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.
Una cosa bella è una gioia per sempre. La sua grazia aumenta, non finirà mai nel nulla.
L'amore è la sorpresa di scoprirti,di scoprire la dolcezza di una carezza,la gioia di starti vicino.
La gioia è la più semplice forma di gratitudine.